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Estratto dalla prefazione:

La domanda di cultura è in aumento e molti di noi, al di là di quanto lo Stato fa per essa, possono aiutare il Paese a crescere in questo settore. Questa guida è a suo modo un punto fermo perché illustra tutte le varie agevolazioni a cui possono accedere le aziende che investono in cultura, con una particolare analisi delle ultime innovative disposizioni introdotte dalla legge sul mecenatismo, integrata dal Decreto del 3 ottobre 2002 del Ministero per i beni e le attività culturali, che ha ampliato le categorie dei possibili beneficiari della norma. Oggi le aziende possono investire liberamente e liberalmente nell'ambito della salvaguardia del patrimonio culturale e su progetti a favore dello spettacolo. Il punto di svolta è stato il Decreto del 3 ottobre, che non vincola più l'investimento privato ad una ristretta cerchia di soggetti. In questo modo l'imprenditore può divenire “mecenate culturale”, deducendo dal reddito della propria azienda, completamente e senza alcun limite, l'erogazione liberale in favore di un'istituzione culturale. L'arte e lo spettacolo diventano così parte integrante del sistema socio-economico del Paese, e l'investimento privato costituisce un volano indispensabile per la valorizzazione di settori strategici della tradizione culturale italiana. Un grazie particolare va ad Anna Maria Buzzi, autrice di questa utilissima guida, soprattutto per la chiarezza del linguaggio usato e per la comprensibilità del testo anche da parte di chi non è avvezzo a consultare norme fiscali. Il volume è predisposto infatti con domande e risposte, le stesse che all'autrice sono state rivolte e che ella ha dato nel suo lavoro, offrendo competente e qualificata consulenza. Questo lavoro è dedicato alle imprese, alle istituzioni pubbliche ed alle associazioni e fondazioni che potrebbero ricevere finanziamenti privati. Mi auguro che sia di stimolo a quelle realtà che dovranno attivarsi sempre più per proporre alle aziende progetti validi sui quali investire, e auspico che induca le aziende, già sensibili nel nostro paese alla cultura, a impegnarsi sempre di più. I dati sono eloquenti: per restare alle sole erogazioni liberali, nel 2002 sono stati raggiunti i 14 milioni di euro, i 17 milioni nel 2003 e nel 2004 si è arrivati a 19 milioni di euro. È una tendenza positiva, ma bisogna insistere per far conoscere queste nuove opportunità. Molto resta ancora da fare, senza cedere a due illusioni: che lo Stato possa farcela da solo a tutelare un patrimonio culturale vastissimo e che le risorse private siano destinate a crescere illimitatamente. Il dialogo tra il pubblico e il privato deve essere infatti basato su un presupposto: che nessuno dei due prevalga sull'altro.

On. Rocco Buttiglione
Ministro per i beni e le attività culturali

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Investire in cultura
Metakom
23 pp.
2005
terza
Codice ISBN: ...
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Investire in cultura

Guida alle agevolazioni fiscali riservate alle Aziende che investono in Beni culturali e nello Spettacolo

Guida semplice ma completa sugli incentivi riservati alle aziende che investono in progetti culturali, immediata e di facile consultazione. La guida è stata scritta proprio dall'autore della legge la Dr.ssa Anna Maria Buzzi dirigente generale del Ministero BBCC. Strumento indispensabile per chi vuole sviluppare attività culturali sul o per il territorio, di qualsiasi natura, attraverso le agevolazioni consentite dallo Stato. Consente di avere rapida consapevolezza di quello che si può ottenere e di quello che si deve fare per ciò che riguarda la fiscalità, tasse, benefici, agevolazioni.